comparativa programmi fotoritocco

Vi segnalo questa prova comparativa; mi colpiscono i risultati di DxO; sembra sia il migliore sulle correzioni prospettiche, ed anche la resa su colori ed incarnato sembrerebbe ottima. Adesso è in offerta a 99 euro!
Non so come sia per velocità di elaborazione, immediatezza, etc

http://www.cultorweb.com/Raw/Ec.html

Giancarlo

sono curioso di provarlo, anche se il mio amore resta Bibble.. leggerissimo, estremamente performante, multipiattaforma (linux, win, mac)

comunque a lezione di Tecnica Fotografica sto rivalutando parecchio il Jpeg rispetto al RAW (almeno finchè non mi arriverò alla parte di fotosviluppo, allora il raw tornerà ad avere un senso )

Ciao Stefano.
Spiegami, sono veramente ignorante in materia: come mai rivaluti il jpeg rispetto al raw? Non dovrebbe essere quest'ultimo il più ricco di informazioni e quindi più "lavorabile"?

Giancarlo ha scritto:

Ciao Stefano.
Spiegami, sono veramente ignorante in materia: come mai rivaluti il jpeg rispetto al raw? Non dovrebbe essere quest'ultimo il più ricco di informazioni e quindi più "lavorabile"?

assolutamente sì ma...

il raw contiene dati esclusivamente sulla luminanza di una scena ( http://it.wikipedia.org/wiki/Luminanza_(fisica) ). nient'altro. questi dati bisogna saperli trattare e non è una cosa banale.

esempio pratico: perchè con il formato grezzo è possibile correggere, per esempio, il bilanciamento del bianco? perchè una foto in questo formato non contiene alcun dato a riguardo, per questo è possibile, a posteriori, assegnargli il valore desiderato. (ora tu mi chiederai: "e perchè io vedo la foto, col bianco bilanciato?" ed io ti rispondo: ciò che ti ho detto succede in teoria, in pratica non è proprio così ovvero la foto contiene dati sul bianco, ma sono in un campo modificabile, diversamente dal jpeg)

perchè usare il jpeg quindi? principalmente per due motivi:

1) tempo

2) peso

analizziamoli brevemente

1) tempo: una foto in jpg è pronta all'uso, e qualitativamente assolutamente migliore rispetto all'analogo raw NON SVILUPPATO, per rendere il raw superiore al jpg bisogna, come detto, svilupparlo e ci vuole tempo e conoscenza. spesso dicono che una foto scattata va sempre sviluppata. ebbene, questo non è così vero (cartier bresson, per esempio, non sviluppava le sue foto. ho partecipato all'incontro con un artista abbastanza conosciuto che, in epoca digitale, non sviluppa direttamente i suoi raw ma si avvale di persone esterne); certamente è un processo importante, ma la cosa fondamentale è scattare, tutto il resto è un contorno (questa è ovviamente una provocazione per i più puristi :p ).


2) peso: un jpeg è più leggero di un raw, senza contare che il formato grezzo, andando SEMPRE sviluppato, avrà bisogno di più spazio perchè sarà necessario salvare 1)foto raw 2)file di sviluppo 3)foto sviluppata in jpg


quindi, OPERANDO CORRETTAMENTE, il jpeg offre un risultato molto molto molto buono con il minor sforzo.

di contro, il formato grezzo, SAPENDOLO SVILUPPARE CORRETTAMENTE offre un risultato eccellente (ed è molto più flessibile sugli errori) con più sforzo.


a ciascuno il suo (io scatto tutt'ora in raw, ma proverò, almeno finchè non mi insegneranno fotosviluppo, ad usare jpeg)

Grazie, ottima spiegazione.
Credo che Luca ti scomunicherà per bestemmia contro il Raw!

Giancarlo

Mi avete chiamato?

Eccomi.

Concordo in pieno con quanto spiegato da Stefano, in merito ai due formati digitali citati ma dissento totalmente sull'affermazione in merito alla post-produzione "...è un processo importante, ma la cosa fondamentale è scattare, tutto il resto è un contorno."

Contorno ????

Io trovo che fotografare non è fare clik, ma l'azione di riportare un "Emozione" attraverso un'immagine sia l'insieme di più "cose" legate tra loro da un fattore comune, la scelta dell'autore.

Davanti al soggetto: scelta dell'inquadratura, quindi "Composizione"
tecnica fotografica, scelta delle varie impostazioni di ripresa
scatto : scelta del momento giusto in cui fare clik
sviluppo: Convertire i dati registrati (numeri) nell'immagine ricercata al momento dello scatto, quindi scelta delle regolazioni da apportare al file al fine di raggiungere il risultato desideato. (Questa operazione viene fatta sempre dalla macchina fotografica, applicando i valori impostati nel menu della fotocamera prima dello scatto. Poi se scegliamo il formato RAW,tali scelte(impostazioni del menù) possiamo andare a modificarle perché seppur applicate sono ancora modificabili, mentre se scegliamo il Jpeg, tali fattori vengono applicati in maniera definitiva. Operando correttamente cosa vuol dire? Avendo un po di esperienza e familiarità con l'attrezzatura sapremo come imposatare di volta in volta il menù della fotocamera facendo sviluppare il file alla fotocamera direttamente nel momento della registrazione della foto, ottenendo così l'immagine sviluppata istantaneamente, un po come succedeva con la "Polaroid"
e presentazione. scelta della modalità di presentazione dell'immagine, supporto, cornici, slideshow,

Quindi essendo tutte delle scelte soggettive, ritengo siano tutte di pari importanza al fine di arrivare a mostrare la propria foto.

Anche Renzo Piano firma numerosi progetti, ma credetemi non sono tutti creati da lui, si avvale di collaboratori che lavorano per lui, e applicheranno le sue direttive nel momento della progettazione quindi l'opera finale sarà comunque idea sua, in quanto le scelte soggettive sono sue.

il Sig. Cartier Bresson, non sviluppava lui, esattamente come molti di noi non sviluppavamo le nostre pellicole. ma ... le foto che vediamo in giro sono comunque una selezione quindi una scelta di quelle che secondo lui erano "Riuscite"
quindi riuscite in tutto anche nello sviluppo.
Non credo che se avesse scattato una super foto e poi sviluppata male l'avrebbe proposta; non credete?

Ovviamente questo è il mio parere personale.

Concludo con:
JPEG: ottimo formato, ma troppo poco sviluppabile, molto simile alla foto su pellicola, ove dovevo fidarmi del fotografo per lo sviluppo.
RAW: Il massimo, ove posso sviluppare il file anche a casa con molto più tempo e scelte a disposizione, un po' come avere la camera oscura in casa.


Luca

Luca B. ha scritto:

il Sig. Cartier Bresson, non sviluppava lui, esattamente come molti di noi non sviluppavamo le nostre pellicole. ma ... le foto che vediamo in giro sono comunque una selezione quindi una scelta di quelle che secondo lui erano "Riuscite"
quindi riuscite in tutto anche nello sviluppo.
Non credo che se avesse scattato una super foto e poi sviluppata male l'avrebbe proposta; non credete?

assolutamente una scelta negli scatti è fondamentale e non può assolutamente mancare! (e dev'essere fatta a posteriori dello sviluppo, ovviamente)

ma la scelta non può mancare, lo sviluppo può

Giancarlo ha scritto:

Vi segnalo questa prova comparativa; mi colpiscono i risultati di DxO; sembra sia il migliore sulle correzioni prospettiche, ed anche la resa su colori ed incarnato sembrerebbe ottima. Adesso è in offerta a 99 euro!
Non so come sia per velocità di elaborazione, immediatezza, etc

http://www.cultorweb.com/Raw/Ec.html

Giancarlo

Ottima segnalazione, utile per chi come noi è alla ricerca di un software da imparare.

Incuriosito dal responso su Ligtroom 3 ho voluto scaricarmi la demo. In questi giorni proverò a guardarmelo e vedere se è migliorato rispetto la versione 1 beta che avevo al tempo provato.

Grazie Luca.
Mi piace la vostra discussione; dalla mia scarsa esperienza, con uno strumento limitato come view, devo comunque dire che, ferma restando l'importanza assoluta dello scatto, trovo lo sviluppo di importanza fondamentale: il taglio, la composizione, l'uso discrezionale del colore...
E' divertente e stimolante anche cercare di rendere fruibili scatti che a prima vista sembrerebbero da cestinare, lo trovo creativo.
Ne riperliamo non appena inizierò ad usare uno strumento più serio.

Giancarlo