In un articolo sul fotoritocco, veniva indicato come logica la seguente sequenza di operazioni:
- Apertura del RAW e principali modifiche del RAW ossia regolazione esposizione, eventuale correzione bilanciamento del bianco ove necessario e raddrizzamento pendenze, vignettatura ecc.
- Correzione dei grossi problemi di colore con le curve R-G-B nella maggior parte dei casi o con altre i alcuni casi a seconda della convenienza. (ovviamente passaggio che si salta se non ci sono evidenti problemi di colore)
- Regolazione del contrasto generale sui singoli canali R-G-B , e del contrasto locale, anche qui o con le curve o con plug in vari per esaltare il microcontrasto.
- Regolazione della saturazione dei singoli colori
- Aggiustamenti locali e finali (che spesso sono gli ingredienti segreti della ricetta di ognuno e determinano molto lo stile del fotografo).
Questo sopra è un workflow in ordine logico corretto, poi ogni foto ha una sua storia e sue esigenze, così come sono mille gli strumenti per ottenere tutto ciò
Cosa ne pensate? Secondo voi è corretta la logica di fondo, indipendentemente dagli strumenti utilizzati? E dove inserireste il taglio (crop) dell'immagine?
Un saluto
giancarlo