Ciao a tutti.
Sono stato contagiato da questa affascinante tecnica. E sfidando il freddo (quasi, poi mi sono ritirato ed ho lasciato la macchina sul balcone ..........
).... ho provato questi "photostacking" che in parte soffrono di inquinamento luminoso. Ma tant'è : i -5°C e spesso molto meno che si prospettavano a 1350 m slm erano davvero insostenibili per rimanere ad attendere 2 e più ore fermi in un campo.....ahahahahahh
Questa che vi propongo in alto é stata realizzata sulla base di un primo fotogramma della cima Presena (3400 m slm circa) catturato al tramonto e poi sovrapposto a circa 140 scatti in sequenza. Così da avere un serio riferimento della realtà e del paesaggio circostante e dei versanti granitici del massiccio prealpino.
Il primo fotogramma é stato realizzato verso le 17:30. Smontato tutto (tranne treppiede) e rimontato verso le 20:00. Con il rischio ovviamente di
qualche minimo movimento del cavalletto o della testa a snodo. Comunque ci abbiamo provato.
Orientamento fotocamera verso Sud. Sud EST.
Quindi niente stella polare. In questo caso abbiamo seguito l'evoluzione sull'orizzonte della costellazione di Orione.
Ob 70-200 @200, f/8 (per massima resa obiettivo, più che altro), 1DmkII Apsh crop x1,3, WB auto, cavo di scatto, Photostacking di circa 140 fotogrammi con esposizione di 30" ciascuno. PP con star trail e primo fotogramma con Elements 11.
Devo capire il motivo delle interruzioni della scia : se trattansi di un problema di "assemblaggio" dei fotogrammi con il
software o di sequenza fotogrammi della macchina, magari per buffer rallentato.
Questa sotto invece é ti tipo classico senza sfondi precostituiti. 180 scatti circa. Con un intervento in PP per regolare contrasto e luminosità .
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Il problema maggiore di queste riprese in inverno é la reazione delle ottiche agli sbalzi termici, con il rischio di pericolose condense.
Attenzione !
Ciao a tutti !